Consegna dei lavori presso il Castello Aragonese di Taranto

Taranto Castello

 

Nei giorni scorsi, presso il Castello Aragonese di Taranto, sono state consegnate alcune aree lavori per gli “Interventi per la fruizione del Castello – I Stralcio Funzionale – Scavi Archeologici”, riguardanti le aree delle “ex cucine” e del Torrione San Cristoforo.
L’intervento, reso possibile grazie al finanziamento complessivo di € 2.750.000,00 nell’ambito del Piano Strategico “Grandi Progetti Beni Culturali” del Ministero della Cultura, è stato pianificato e attuato dalla Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo, con il supporto tecnico-amministrativo dell’Agenzia Regionale Strategica per lo Sviluppo Ecosostenibile del Territorio – ASSET.
La Marina Militare ha garantito un ruolo chiave nel coordinamento delle attività preliminari e nella messa a disposizione dell’area per consentire l’avvio dei lavori.
Il primo stralcio funzionale dei lavori, del valore di circa € 450.000, è stato affidato all’impresa Brigante Engineering S.r.l. mediante procedura negoziata senza bando, adottando il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Questa modalità consente di valutare gli elementi qualitativi dell’offerta, selezionando operatori con comprovata esperienza e competenze adeguate a gestire interventi complessi, come i cantieri con stratificazioni archeologiche significative, quali quello del Castello Aragonese, garantendo così efficacia e qualità dei lavori.
La consegna del cantiere è frutto di una collaborazione sinergica tra Marina Militare Comando Marittimo Sud, Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo e ASSET che hanno saputo integrare competenze e risorse strategiche per il raggiungimento di un obiettivo condiviso: la valorizzazione e la fruizione pubblica del Castello Aragonese.
“L’importante progetto di ricerca archeologica finanziato dal MiC costituisce il coronamento e insieme il riconoscimento dell’opera di valorizzazione culturale del Castello Aragonese di Taranto attuata nell’ultimo ventennio dalla Marina Militare Italiana, in stretta collaborazione con la Soprintendenza competente per territorio, perseguendo la propria missione di difesa dell’Italia attraverso la protezione, la difesa e infine la valorizzazione di un bene culturale affidato dallo Stato alla custodia della Forza Armata 150 anni fa”, le parole del curatore del Castello, ammiraglio Francesco Ricci.
Il Soprintendente Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo, Francesca Romana Paolillo, ha sottolineato: “Il Castello di Taranto, gestito e valorizzato grazie all’attività del Comando della Marina Militare, è una tra le più antiche e importanti fortezze costiere in Italia e racchiude al suo interno una complessa stratificazione, risultato di una continuità di frequentazione sin dall’età greca. Gli interventi mirano ad ampliare la conoscenza del monumento e a garantirne la conservazione, attraverso la realizzazione di attività di scavo archeologico, consolidamento strutturale e restauro.”
Per il RUP, funzionario architetto Simonetta Previtero, “Il castello rappresenta un manufatto che, narrativamente, percorre la storia dell’architettura fortificata parallelamente alla storia della città di Taranto, rappresentandone, anche simbolicamente, la resilienza. La fase di lavoro che stiamo per intraprendere ha l’obiettivo di approfondire la conoscenza dell’area in cui il monumento è sorto; nelle fasi successive ci occuperemo della valorizzazione di quanto emerso, del restauro e del miglioramento dei percorsi di visita alla scoperta di questo scrigno di storia”.
Il funzionario archeologo competente per Taranto, dott.ssa Annalisa Biffino, ha evidenziato: “La prosecuzione delle indagini archeologiche nel Castello consentirà di acquisire nuovi dati sulle complesse sequenze stratigrafiche conservate sottosuolo del Castello e sugli articolati ambienti ipogei già in parte evidenziati in precedenza, definendone in modo sempre più puntuale la funzione e l’inquadramento cronologico. Le nuove acquisizioni contribuiranno a costruire un quadro sempre più completo non solo della storia del complesso architettonico, ma anche del settore urbano in cui il Castello è sorto e si è sviluppato nel tempo fino ad assumere la configurazione attuale”.
Il Direttore Generale dell’ASSET, Elio Sannicandro, ha affermato: “L’attività di valorizzazione del Castello Aragonese è pienamente coerente con le azioni strategiche previste dal Piano Strategico Regionale Taranto Futuro Prossimo, elaborato per affrontare in maniera ecosostenibile le sfide del territorio ionico, con interventi fondati sui pilastri del Mare, dell’Ambiente e della Cultura. Dal 2020, il laboratorio urbano di Taranto, struttura tecnica in seno all’ASSET, opera come presidio territoriale per supportare la progettazione e attuazione di interventi strategici. La collaborazione con la Soprintendenza rientra in una programmazione condivisa che punta alla rigenerazione complessiva della città di Taranto, promuovendo iniziative capaci di coniugare la tutela del patrimonio con uno sviluppo sostenibile.”
Per informazioni e contatti
Ufficio promozione e comunicazione- Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo
Dott.ssa Stefania Montanaro
stefania.montanaro@cultura.gov.it